mercoledì 16 giugno 2010
18-36 mesi e oltre
In quest’ultima fascia d’età che propongo si afferma e si evolve il gioco simbolico: le rappresentazioni mentali più stabili degli oggetti e delle azioni si arricchiscono dei significati ad essi attribuiti dal contesto socio-culturale di appartenenza, le manifestazioni diventano sempre più ricche ed evolute rispetto a cinque dimensioni:
1- capacità di decontestualizzazione, cioè di pensare e comportarsi in modo sempre più indipendente dalle caratteristiche della realtà percepita (se riproduco una certa situazione: gioco a mamma e papà a casa mia, sono in un certo contesto più vicino alla realtà; gioco a mamma e papà al nido in una casetta, sono abbastanza lontano ma ancora vicino; gioco a mamma e papà su un tappeto, sono sempre più lontano; il processo mentale è più evoluto, e così anche lo sviluppo affettivo e sociale).
2-capacità di decentramento, cioè di tenere sempre più in considerazione i punti di vista diversi dal proprio. Utilizzo dell'oggetto come essere animato (il bambolotto diventa un bambino allora ha anche un proprio pensiero, allora il bambino interpreta i suoi punti di vista ma anche quelli del bambolotto che gli dice di fare qualcosa, quindi il bambino risponde, oppure dice o fa fare qualcosa al bambolotto), spesso prima si usa il fratellino o il compagno più piccolo oppure far finta di avere un bambino in braccio e di portarlo in giro e di riversare su questo bambino ipotetico pensieri, sentimenti e punti di vista.
3-capacità di integrazione cioè di articolare sempre più elementi in modo sempre più coerente (è importante allestire altri ambienti per far agire altri ruoli, per stimolare altre azioni, eventi conosciuti o contesti immaginari (l'ufficio o la giungla... mamma e papà: due bambini giocano a preparare la pappa, si siedono e mangiano, vado io a cucinare qualcosa -il copione è invertito-, mangiano, poi lavano i piatti -il copione si arricchisce-, vanno a letto).
4-capacità di controllo dell'esecuzione, cioè di utilizzare il linguaggio per pianificare, guidare, e condividere l'esecuzione dei propri progetti (ci sono dei bambini che mentre giocano parlano("adesso lavo i piatti perché c'è disordine") il bambino prevede, guida le sue azioni esprimendo e controllando l'esecuzione e può anche verbalizzare e socializzare dicendo: dai, vai a lavar i piatti che non si può far da mangiare perché sono ancora sporchi.
5-capacità sociale, cioè di orientare, condividere, coordinare sempre più le proprie intenzioni e i propri comportamenti da quelli altrui (area cooperativa, conflittuale da negoziare: se un bambino dice: "vai a lavare i piatti" e l'altro risponde:" io non li lavo perché li ho già lavati prima" il primo deve negoziare).
Fonte: http://www.massaggiocreattivo.com/gioco_simbolico.htm
Immagine: http://www.tuttoggi.info/media/images/15935/norcianido1.jpg
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