domenica 18 aprile 2010

Valorizzazione del gioco

II gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso infatti favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti e di funzioni. L'educatrice, evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e di stimolazioni, utile alla strutturazione ludiforme dell'attività didattica nei diversi campi di esperienza". Esistono varie forme praticabili di gioco: giochi liberi a quelli con regole, dai giochi di esercizio a quelli programmati, dai giochi imitativi a quelli popolari e tradizionalil, dai giochi con materiali a quelli simbolici. Froebel scrisse che il gioco è la vita stessa del bambino, è il modo di essere e di fare esperienza dei bambini che soddisfa una vasta serie di esigenze contrapposte: fare, esplorare, conoscere, liberarsi delle energie superflue, misurarsi con se stesso e con le cose, comunicare, esprimersi, socializzare. Attraverso il gioco il bambino si esprime con la propria personalità mescolando elementi magici e fantastici con quelli reali tentando di riprodurre, imitare, ripetere, impersonificare, ma anche tentando di realizzarsi e divertirsi. Il gioco oggi viene delineato non solo come momento di socializzazione, gioioso e di libero sfogo, ma anche come uno spazio-tempo in cui il bambino coordinato dall'insegnante compie conquiste cognitive. Nella scuola dell'infanzia il gioco deve essere inteso come risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni, ossia come il modo specifico del bambino di rapportarsi alla realtà. Per valorizzare il gioco è indispensabile un ambiente che consenta ai bambini che arrivano a scuola di trovare materiali e persone disponibili a rapportarsi non secondo schemi prestabiliti, ma seguendo modalità flessibili e spontanee. I diversi luoghi in cui si svolgono i giochi possono essere utili per aiutare i bambini a vivere situazioni positive e a realizzare i propri obiettivi di crescita. Ma non tutti i giochi sono adatti per raggiungere gli stessi obiettivi. Alcuni giochi si accordano ad un campo di esperienza particolare, altri giochi sono più consoni ad altri campi. Ogni esperienza di gioco dei bambini porta a sviluppare certe competenze e ad acquisire precise sicurezze importanti per l'identità. Ma il gioco non è solo quello organizzato, ma anche quello spontaneo o gioco simbolico.

Fonte: http://www.infanziaweb.it/scuola/sc_gioc_simb.htm



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